Senigallia
Il Campeggio l’Oasi di Lulù si trova ad appena 15 minuti di autobus dalla città di Senigallia. Importante meta turistica sin dai primi anni del 1900, nel 1928 Senigallia insieme a Cortina d’Ampezzo venne riconosciuta sede della prima Azienda autonoma di soggiorno e cura d’Italia.
Simbolo della fervente attività turistica è la Rotonda a mare, inizialmente costruita come palafitta e poi ricostruita in cemento armato nel 1933. Negli anni passati la Rotonda fu dapprima centro di aggregazione per i villeggianti, poi discoteca ed oggi è sede di mostre e convegni durante il periodo estivo.
Nei secoli passati la città di Senigallia, per la sua particolare posizione strategica pressoché equidistante tra i due porti maggiori di Pesaro ed Ancona, riscosse l’interesse di Papi e signori, che abbellirono la città con numerosi palazzi gentilizi. Sigismondo Pandolfo Malatesta, signore di Rimini, si interessò particolarmente alla città tanto da esserne considerato il “rifondatore”: egli infatti fece ricostruire la cinta muraria e dei bastioni difensivi.
In seguito, la città cadde sotto il controllo di Cesare Borgia, il cui regno terminò quando il papa Giulio II della Rovere decise di togliergli il possesso delle terre, che vennero consegnate alla famiglia Della Rovere, la quale governò la città fino al 1600.
Cosa vedere
Tra i principali siti di interesse storico e culturale della città vi sono:
- La Rotonda a Mare, simbolo principale della fervente attività turistica che interessò la città a partire dagli anni ‘20, oggi sede di mostre e convegni;
- La Rocca Roveresca, costruita sulle fondamenta di un’antichissima torre difensiva di epoca romana ed ampliata dalla famiglia Della Rovere nel XV secolo; oggi ospita mostre, eventi musicali ed artistici;
- Il Palazzo Ducale, uno degli edifici storici più rappresentativi della città, era l’edificio di rappresentanza dei Della Rovere e dei loro ospiti fin dal XVI secolo. Si erge di fronte alla Rocca Roveresca;
- Il Palazzetto Baviera, anch’esso affacciato sulla Piazza del Duca, conserva meravigliosi stucchi risalenti al 1590, opera del plastificatore urbinate Federico Brandani
- La Chiesa della Croce, che vi stupirà con il suo ricco interno barocco, fortemente in contrasto con il lineare esterno rinascimentale. All’interno,sopra l’altare maggiore, è custodita la pala d’altare del Trasporto di Cristo al sepolcro di Federico Barocci.